Pistoia - Acquerino, Torri, Lentula, Monachino

Giro Acquerino, Torri, Lentula, Monachino

Un giorno in bici   Pistoia  -  Itinerario a anello

SCHEDA TECNICA



LUNGHEZZA km 35 - DISLIVELLO mt 984 -

TEMPO h 3,21 - VELOCITA' MEDIA 10,4 km/h

 

  • PUNTO DI PARTENZA - Rifugio Acquerino.
  • PUNTO DI ARRIVO - Rifugio Acquerino.
  • MOMENTO MIGLIORE - Questo percorso lo si può fare tutto l'anno tranne nei periodi di pioggia e neve.
  • DIFFICOLTA' - Percorso molto duro, nonostante il corto chilometraggio le salite sono una costante, difficile anche la lunga e ripida discesa da Torri.
  • CICLABILITA' - Fondo stradale in mediocre condizioni, asfaltato fino al ripetitore poi divente sterrato quasi fino a Torri. Il tratto per tornare a Acquerino tutto asfaltato sulla provinciale 24 scarsamente trafficata. Ciclabilità sufficiente.
  • SEGNALETICA - Non esiste una segnaletica dedicata, da Acquerino prendere per Badia a Taona e poi per Torri, scendere poi verso la provinciale 24 e prendere a destra in direzione opposta a Porretta.
  • PAESAGGIO - Natura, montagna.
  • OMBREGGIATURA - Ottima.
  • BICI CONSIGLIATA - Ibrida, mountain bike.
  • TRENO + BICI - No, servizio autobus sulla provinciale 24.


DA NON PERDERE

  • La fantastica area dell'Acquerino
  • Il fitto bosco fino a Badia a Taona
  • Le numerose fonti di acqua
  • Il borgo di Torri




SCHEDA PERCORSO

Questo è un percorso che da il meglio di sè quando in città la temperatura si aggira intorno ai 40 gradi... ma anche quando si vuole "scappare" dalla confusione, qui non incontrerete quasi nessuno... di umano!

Si parte dalla riserva naturale biogenetica de l'Acquerino mt 900 slm, un posto meraviglioso, bellissimi boschi arricchiti da molta fauna e per chi riesce a scovarli, un buon campionario di funghi.

Il percorso è abbastanza duro, si parte subito in salita ma per fortuna la strada è completamente nel bosco e la temperatura accompagnata da un'ottima qualità dell'aria ci fa pedalare senza soffrire.

Il fondo stradale non è proprio dei migliori, la parte asfaltata avrebbe sicuramente necessità di una buona manutenzione ma questo fatto non è del tutto negativo perchè serve a disincentivare il traffico motoristico, almeno qui! Via via che si sale si ha la possibilità di apprezzare i magnifici boschi che riempiono questa zona.

Un'altro pregio di questo percorso sono le numerose fonti di acqua che si incontrano, questa zona è storicamente piena di acqua molti siti e paesi ne riportano il nome: Acquerino, Acquiputoli, il paese di Acqua, la famosa Lentula... Insomma non si rischia di rimanere assetati e soprattutto il bosco ringrazia perchè non c'è segni di aridità, il bosco è bello vivo e ridondante!

Non va comunque dimenticato che siamo in montagna... la strada è da un pezzo che è diventata sterrata, qui abbiamo lasciato il bosco, il sole si fa sentire e il panorama si è aperto. Superata Badia a Taona si continua sempre in dura salita fino al punto di massima altitudine di 1200 mt slm. Per arrivare quassù ci sono pendenze da 8 al 12% ma dobbiamo ammettere che abbiamo fatto più fatica quando è iniziata la discesa, non molto agevole a causa di varie spaccature sul fondo stradale.

La discesa, intervallata da qualche pezzo di asfalto, ci porta fino al rifugio Torri e poi al paese omonimo, questo posto ci ha sorpreso, un piccolo abitato veramente isolato dove sembra di essere tornati almeno a 50 anni fa'! Un paesino con un'atmosfera di assoluta tranquillità e semplicità per niente sciatto o lasciato andare, si nota quanto questi abitanti ci tengono al decoro e soprattutto alla lontanaza dalla frenesia.

Da Torri inizia una discesa molto ripida che ci porta ad immetterci sulla provinciale 24 che viene da Porretta, arrivati a questo punto inizia la sorprendente strada per ritornare a l'Acquerino, sorprendente perchè è stata più dura del tratto fatto fino ad adesso, qui siamo scesi a 550 mt slm e dobbiamo ritornare a 900 mt slm dell'Acquerino. Fino al paesino di Acqua la strada è in salita ma con pendenze dal 4 a 8%, fattibilissima, ma passata il paese inizia la parte decisamente più dura la pendenza non scende mai sotto il 10% con punte fino al 14,5%. Meno male che la parte più dura era dentro al bosco!

In conclusione, questo percorso è un po' duro e non solo per il dislivello ma soprattutto per il fondo stradale della prima parte, però ci piace sottolineare che anche se difficili, tutti i percorsi possono essere fatti con i propri tempi, con le soste, fotografando, respirando!

Condividi

E nei paraggi... non perderti questi altri itinerari

Scopri i percorsi che puoi collegare!

Condividi

Share by: