Islanda, camminando dentro la magia di Namafjall Hverir

Camminando dentro la magia di Namafjall Hverir

DA NON PERDERE

  • Il panorama dalla cresta del Namafjall.
  • Il campo geotermico di Hverir.
  • I magici colori di tutta questa area.
  • L'emozione che vi prenderà.


Un trekking di 3 chilometri e 200 metri? Ma vogliamo scherzare!

Beh, in effetti sembra che il campo geotermico di Namafjall Hverir ci voglia prendere in giro, perché quello che andremo a vedere è impossibile che esista!

Oggi non abbiamo capito dove eravamo, anzi ci siamo chiesti se eravamo ancora a dormire e stavamo condividendo lo stesso sogno, perché di sogno si tratta di ciò che abbiamo visto e provato oggi.

No, non può essere reale che esistano siti come Namaskard, Namafjall, Dalfjall, Hverir...

Può esistere in una favola? No, nessun essere umano riuscirebbe a ricostruire nell'immaginario siti come questo.

Ma forse siamo caduti in un incantesimo, ma si certo soltanto un mago li potrebbe ricreare, si ecco dove siamo, siamo partecipi di una magia! Ma una domanda ci viene spontanea, ma quanti colori può creare una magia?

Siamo in Islanda, e fare trekking su questa terra significa esplorare, meravigliarsi, sentire il morso di una terra viva, emozionarsi di fronte a tanta potenza.

Questo percorso, se pur breve, ci fa capire quanto sia meraviglioso e potente il nostro pianeta, e quanto possiamo essere insignificanti, noi umani, ai quali non rimane che ammirare questi capolavori naturali. Siamo ospiti su questo pianeta, non padroni!

Ma lasciamo da parte la filosofia e parliamo di questa avventura.

L'area geotermica di Hverir, nota anche come Hverir, Námafjall, Námaskarð o Hverarönd, è una tappa obbligata quando si viaggia nel nord dell'Islanda.

Noi siamo arrivati qui in bici durante il nostro 4th Iceland Bike Tour, ma ovviamente un bel parcheggio in grado di ospitare auto e bus è lì che accoglie sempre un numero crescente di turisti.

L'area geotermica di Hverir è assolutamente surreale e merita sicuramente una visita, quando ti trovi sulla piattaforma panoramica, con vista sulla terra arida, capirai presto perché la NASA ha usato questo posto come centro di addestramento per i suoi astronauti.

Si, parte e il primo approccio e di incomprensione, dove siamo? Cosa stiamo vedendo? Il campo geotermale di Heverir è un paesaggio lunare di pozze di fango bollenti, di soffioni, pozze rumorose, colori non catalogabili... il fascino di Hverir conquista chiunque ci posi lo sguardo. Si cammina imbarazzati intorno a questi fenomeni naturali, gli passiamo così vicino senza renderci conto della pericolosità che potrebbero sprigionare, un sottilissimo strato di crosta ci separa da un inferno bollente sotto di noi!

Dopo un po'che camminiamo ci sentiamo parte di una tavolozza di colori che distribuisce continuamente nuovi colori su uno sfondo ocra dove all'orizzonte fanno da cornice severi monti vulcanici striati ancora di neve e ghiaccio. I vulcani qui sono di casa, qui la terra è in continuo movimento, davanti a noi il Dalfjall con un vasto crepaccio che testimonia che il monte sta lentamente spaccandosi a causa della divaricazione delle zolle europea e americana.

Adesso si sale per arrivare alla cima del Namafjall, ci incamminiamo inconsapevoli che il tratto che si inerpica sul fianco del monte richiede una discreta attenzione e buona adattabilità ad un terreno molto franoso! Arrivati a metà ci rendiamo conto che siamo stati un po' "allegri" nell'affrontare questa salita, infatti cambiamo almeno un paio di volte il tragitto per tornare leggermente indietro ed affrontare la salita in tratti più accessibili, il tratto in questione non è molto lungo, forse non è per tutti ma con una giusta attenzione si può fare tranquillamente.

Arriviamo sulla cresta di Namafjall, originata dell'eruzione sgorgata da una fenditura, un bel sentiero percorribile a piedi conduce ad alcune torri naturali di avvistamento con magnifiche visuali sul paesaggio fumante dei dintorni, da non perdere assolutamente, eventualmente il percorso più semplice per arrivare qui è quello che parte dal passo di Namaskard che noi raggiungiamo proseguendo il nostro giro in senso orario.

Dopo aver fatto qualche centinaio di foto, ripartiamo verso il passo di Namaskard e in leggera discesa voltando lo sguardo a sinistra possiamo ammirare il lago di Myvatn, anche questo un luogo magico, come del resto tutta l'Islanda.

Dal passo è possibile collegarsi al sentiero che porta all immenso parco di Krafla, ma questa è un'altra storia che vi racconteremo.

Si ritorna al punto di partenza, abbiamo percorso 3 chilometri e 200 metri e ci abbiamo messo quasi 4 ore! Ma come è stato possibile? Nel frattempo forse siamo stati ipnotizzati? È stato uno scherzo? Si, ci piace farci prendere in giro da giornate così, così diverse, così vive. I sogni sono belli, anche quando sono reali.

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