Firenze - In bicicletta lungo la via di Goethe da Monzuno a Firenzuola

In bicicletta lungo la via di Goethe da Monzuno a Firenzuola

Un giorno in bici   Firenze  -  Itinerario in linea

SCHEDA TECNICA


PERCORSO 1^ TAPPA

LUNGHEZZA km 35 - DISLIVELLO mt 1.148 -

TEMPO h 4,19 - VELOCITA' MEDIA 8 km/h

 

  • PUNTO DI PARTENZA - Monzuno.
  • PUNTO DI ARRIVO - Firenzuola.
  • MOMENTO MIGLIORE - Dalla primavera a l'autunno inoltrato.
  • DIFFICOLTA'- Percorso duro e difficile. Ripide salite e discese ardite consigliano prudenza e esperienza. Alcuni tratti occorre il piede a terra!
  • CICLABILITA' - Di sicuro c'è assenza di traffico. Il percorso è per circa il 30% asfalto e per il 70% sterrato.
  • SEGNALETICA - Si, segnavia bianco/rossi con scritta BO-FI.
  • PAESAGGIO - Natura, storia.
  • OMBREGGIATURA - Buona.
  • BICI CONSIGLIATA - Gravel, MTB.
  • TRENO + BICI - Si, Fermata a Monzuno.

DA NON PERDERE

  • Loiano: casa dove si trovava la locanda che ospitò Goethe nel suo viaggio in Italia.
  • Monghidoro: antico chiostro detto "La Cisterna".
  • Firenzuola: portici, Museo della Pietra serena nella Rocca, Museo del Paesaggio storico dell'Appennino nell'abbazia di San Pietro a Moscheta.


SCHEDA PERCORSO

In bicicletta lungo un percorso magico che vide il passaggio dei viaggiatori del Gran Tour, fra cui Goethe.

Ma come era viaggiare fra il '500 e il '700? Era pericoloso!

Banditi passatori e ladri erano spesso in agguato sui passi e nei luoghi più nascosti delle montagne e dei boschi. Anche certi luoghi con nomi come i vari Omo morto, Donna morta, Osteria Bruciata... evocano fatti di sangue avvenuti nei più reconditi angoli, in questo caso, dell'Appennino. Inoltre i mezzi di trasporto di allora, tipo le carrozze, si rompevano con facilità, sia per il cattivo stato delle strade sia a causa dei materiali e delle tecnologie con le quali venivano costruite.

Per chi si recava in un altro stato c'era un ulteriore problema: la lingua. Pochissimi parlavano una lingua straniera, anche se lungo le strade più battute almeno i locandieri e i commercianti usassero una specie di lingua franca composta da poche parole d'uso comune, prese da varie lingue!

In una settimana si coprivano circa 400 chilometri e solo i più ricchi potevano permettersi un vero lungo viaggio. C'erano poi chi viaggiava per necessità, i commercianti e i militari e chi spinto da motivazioni religiose. Fra la gente comune chi viaggiava erano scrittori, artisti, architetti e ingegneri che si recavano a imparare presso maestri stranieri o andavano alla ricerca di ispirazioni forti. E così il viaggio nel "bel paese" divento nel '700 una tappa quasi obbligatoria nell'educazione dei giovani benestanti.

Ma adesso affrontiamo una parte di questo "Gran Tour", l'affontiamo con un mezzo che non occorre essere benestanti per possederlo... anzi è proprio la bici che ti fa essere "benestante"!

L'itinerario è duro e difficile quanto bello, i marziani riescono a farlo in una sola tappa... al massimo 2! Noi lo abbiamo fatto in 3 tappe. La prima tappa, dopo Loiano e Monghidoro, una lunga e soddisfaciente salita conduce verso l'alpe di Monghidoro. Fresche sorgenti e vedute panoramiche accompagnano prima verso il passo della Raticosa e poi nella bella conca valliva di Firenzuola.

Partiamo quindi da Monzuno, seguendo i segnavia BO-FI e dopo aver girato a destra, si prende la circonvallazione per circa 100mt. Quindi si scende velocemente a sinistra lungo uno sterrato. Dopo l'azienda agricola Montecastello, si continua fino a Ca' di Savena. Si prosegue girando attorno al campo di golf, fino a scendere al ponte sul fiume Savena e attraversarlo. Si sale lungo la provinciale che conduce a Loiano. la si abbandona per girare a destra in via Longagnana e salire lungo sterrati. Poi, arrivati a Bibulano di Sotto, si continua per via della Chiesa fino a Bibulano di Sopra.

Dopo la fonte di nonna Bice si prosegue in salita fino a Loiano. Dalla via Napoleonica si prende la strada asfaltata verso destra e al bivio si va a Roncastaldo. Si prosegue con vari saliscendi fino al bivio di Ca' de Marchi, dove si lascia la strada asfaltata per girare a sinistra e percorrere lo sterrato che risale a Monghidoro. Arrivati alla chiesa del paese, si seguono i segnavia BO-FI per uscire dall'abitato. Si scende un po' fino a una quercia secolare in prossimità di un torrentello. Si risale in breve lo sterrato fino alla frazione di Piamaggio.

Con un ripido sentiero si attraversa la foresta dell'Alpe di Monghidoro. Una strada forestale scende verso sinistra: alla curva, si gira a destra per scendere per una mulattiera fino al passo della Raticosa. Accanto al ristorante si prende la pista che risale per poi scendere lungo l'antica mulattiera fino a Pietramala. Per corso un breve tratto della statale della Futa, al primo bivio si rientra fra le case per seguire una strada che corre parallela alla statale. Si scende fra boschi e praterie fino alla località Le Valli. Al bivio con un'antica fonte in pietra, si continua in direzione della chiesa, la si aggira sulla destra per poi proseguire lungo una sterrata e giungere al cimitero sopra Firenzuola che raggiungiamo entrando dalla porta Bolognese.

Continua con la seconda tappa da Firenzuola a Vaglia...



PERCORSO COMPLETO MONZUNO - FIRENZE

LUNGHEZZA km 109 - DISLIVELLO mt 2.655 -

TEMPO h 10,27 - VELOCITA' MEDIA 8,70 km/h

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