Prato - da Montepiano a Bocca di Rio e Castiglione dei Pepoli

Giro Montepiano, Bocca di Rio, Castiglione dei Pepoli

Un giorno in bici   Prato  -  Itinerario a anello

SCHEDA TECNICA



LUNGHEZZA km 29 - DISLIVELLO mt 739 -

TEMPO h 2,14 - VELOCITA' MEDIA 12,7 km/h

 

  • PUNTO DI PARTENZA - Montepiano.
  • PUNTO DI ARRIVO - Montepiano.
  • MOMENTO MIGLIORE - Tutto l'anno tranne i periodi più freddi e con neve.
  • DIFFICOLTA'- Percorso abbastanza duro. Nonostante il corto chilometraggio c'è da affrontare una dura salita di circa 5 km con pendenze massime di 14%. Bella discesa.
  • CICLABILITA' - Abbastanza buona, asfalto un po' rovinato in alcuni punti ma percorribile. Assenza di traffico.
  • SEGNALETICA - Non esiste una segnaletica dedicata, da Montepiano si segue le indicazioni per Bocca di Rio e poi quelle per Castiglione dei Pepoli e Montepiano.
  • PAESAGGIO - Natura, arte.
  • OMBREGGIATURA - Ottima.
  • BICI CONSIGLIATA - Ibrida, mountain bike.
  • TRENO + BICI - No, c'è il servizio autobus per Montepiano e Castiglione dei Pepoli.


DA NON PERDERE

  • Gli splendidi panorami dell'appennino tosco-emiliano
  • La salita per arrivare al passo Tavianella
  • Il tranquillo santuario di Bocca di Rio
  • La famosa e gustosa pasta fresca di Baragazza




SCHEDA PERCORSO

Questo percorso è sorprendente, si sorprendente perchè quando devi affrontare una salita al 14% pensi che non ci sia spazio nel godere del territorio che stai attraversando.

E invece ti trovi ad affrontare la salita rapito dalla natura e il fresco che ti circonda, la salita diventa un'occasione per ammirare ancora più profondamente la splendida natura che ti accompagna lungo il percorso, la fatica diventa una piacevole compagna che ti fa sentire vivo!

Per godere meglio di questo breve percorso si consiglia di farlo nel periodo di caldo, quando in città si soffoca, qua si sente decisamente il cambio di temperatura e di aria.

Si parte da Montepiano e ci dirigiamo verso nord in direzione di Castiglione dei Pepoli, dopo pochi km, in località La Storaia prendiamo la deviazione a destra per Monte Tavianella, Bocca di Rio.

Qui imbocchiamo una breve discesa che termina in prossimità del Fosso delle Mesole, un torrente generato dal lago di Tavianella.

Adesso inizia la salita di circa 5 km, prima in modo dolce con pendenze dal 4% al 6%, pedalabile. La strada si immerge subito in un foltissimo e fresco bosco, gli odori selvatici iniziamo a prendere il sopravvento al nostro olfatto cittadino e diversi animali si muovono al nostro passaggio.

La salita si fa via via più dura e iniziano i tornanti che ci segnalano che la pendenza è passata a 2 cifre!

Continuiamo immersi nel bosco al fresco e assolutamente da soli, non abbiamo incontrato nessuno. Basta veramente poco per allontanarsi dal caos! Arriviamo a Monte Tavianella e ritroviamo forme di civiltà umana! Ci accoglie un circolo bar ristorante alimentari, si un negozio come una volta. Case piene di fiori e tanta tanta tranquillità.

Dopo una prima parte di discesa arriviamo in un posto fuori dal tempo. Il Santuario di Boccadirio non è un paese e nemmeno una borgata. È soltanto una sperduta località dove c’è una chiesa, più precisamente un santuario mariano. La nostra curiosità non è spinta da motivi religiosi ma da scoprire luoghi belli e normalmenti questi tipi di siti non si trovano mai in posti brutti!

Il santuario però non si può vedere da lontano. Situato a 719 m di altitudine, sul crinale dell’appennino tosco-emiliano, nonostante la sua mole imponente, è nascosto in fondo ad una valle solitaria, tutta circondata da boschi. Una cerchia di monti, tra i quali il monte Coroncina (1169 m) e il monte Tavianella, lo circondano come in un grandioso chiostro naturale.
Due piccoli torrenti, confluiscono proprio qui, dando origine al rio Davena. E siccome il Santuario sorge sulla «bocca» di questo «rio», a cavallo tra le due sponde, è chiamato di «Boccadirio».

Ripartiamo da Boccadirio in direzione di Baragazza, località fomaso per la produzione della pasta fresca, Una vertiginosa discesa ci porta a pochi chilometri dalla salita che ci porta a Castglione dei Pepoli.

Siamo arrivati all'ultima parte del percorso, qui il bosco sparisce e la strada si fa un po' trafficata. Arriviamo a Montepiano contenti di aver fatto un bel giro e aver fatto un bel pieno di "aria buona".

Senza dimenticare la cosa più importante: abbiamo passato un po' di tempo in bici!

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