Lucca/Pisa - La pista ciclabile del Serchio

La pista ciclabile del Serchio

Un giorno in bici   MS-LU-PI-LI  -  Itinerario a anello

SCHEDA TECNICA



LUNGHEZZA km 69 - DISLIVELLO mt 240 -

TEMPO h 4,07 - VELOCITA' MEDIA 16,9 km/h

 

  • PUNTO DI PARTENZA - Monte San Quirico, (Lucca).
  • PUNTO DI ARRIVO - Monte San Quirico, (Lucca).
  • MOMENTO MIGLIORE - Tutto l'anno, da evitare i mesi più caldi e le giornate umide.
  • DIFFICOLTA' - Percorso pianeggiante. Adatto a tutti.
  • CICLABILITA' - Ottima, pista ciclo-pedonabile perfetta fino a Ripafratta, poi strade a basso traffico, bellissimo il tratto dentro la Macchia di Migliarino.
  • SEGNALETICA - Si in parte solo sul tratto ciclabile del Serchio, meglio portarsi una cartina o il gps.
  • PAESAGGIO - Ambiente fluviale nella piana lucchese, marino nella fascia del basso litorale pisano-versiliese, boschivo nella Macchia di Migliarino, artistico culturale a ridosso del lago di Massaciuccoli e a Lucca.
  • OMBREGGIATURA - Buona nella parte fluviale e boschiva, scarsa nella parte del litorale.
  • BICI CONSIGLIATA - Da turismo, mtb, gravel.
  • TRENO + BICI - Si, a Lucca, Ripafratta, Rigoli, e Torre del Lago Puccini.


DA NON PERDERE

  • Le mura di Lucca.
  • Il tratto di pista da Ponte San Pietro a Ripafratta fra il Serchio e il canale Ozzeri.
  • Lo snodo fluviale di Ripafratta e il vecchio ponte ad arco sull'autostrada Firenze-Mare.
  • La foce del Serchio.
  • La Macchia di Migliarino.
  • Il lago di Massaciuccoli con la casa natale di Puccini.

SCHEDA PERCORSO

Un percorso ciclabile che racchiude città, campagna, fiumi, mare, foreste, laghi e arte. Un paradiso per tutti i ciclisti, un percorso ciclabile che si svolge per 80% su piste ciclabili lontanissime dal traffico e immerse in parchi e riserve.

Questo è un itinerario ciclabile che si snoda lungo gli argini del Serchio, nelle province di Lucca e Pisa. Bella, facile e scorrevolissima la parte della ciclabile dal parco fluviale di Lucca a Ripafratta (15 km), dotata di punti di appoggio come parcheggi e aree sosta.

Noi partiamo da Monte San Quirico, comodissimo per parcheggiare l'auto, ma dalla stazione ferroviaria di Lucca si può accedere alla pista in 400 metri. La ciclabile corre sempre sull’argine sinistro del fiume, attraversa quella porzione di piana lucchese e fra l’altro non fatevi sfuggire l’occasione di un invitante diversione verso la cerchia murale di Lucca, un percorso ciclo pedonale che corre sopra tutte le antiche mura che cingono la città che va visitata a prescindere.

Ma torniamo al nostro percorso, la ciclabile corre sempre sull’argine sinistro del fiume, attraversa quella porzione di piana lucchese ricca da un fitto incedere nel paesaggio di filari, campi a colture più varie, casali sparsi, e sulle colline ville e pievi.

La pista qui è larga, sterrato bel battuto, non ci sono difficoltà o pericoli, molto suggestivi gli scorci che si aprono lungo il fiume fra gli alberi e la vegetazione.

Grazie al parco, il Serchio riprende il suo aspetto naturale, con gli alberi di ripa, il letto spezzato dai salti d’acqua, gli spalti cespugliosi dov’è facile scovare molte varietà di uccelli e numerosi fiori.

A Vecchiano si cambia sponda, si passa alla destra del fiume, questo è l'ultimo ponte prima di arrivare al mare, che attraversa il Serchio, poi ci sarebbe la statale Aurelia ma sconsigliamo di prenderla in considerazione. Ci spostiamo sulla destra del fiume per due ragioni, la prima è quella che ci consente di ammirare la parte più bella della foce, la seconda è quella che completeremo il nostro giro passando da Puccini!

Questo tratto corre sopra l'argine, la pista qui è parzialmente realizzata, quindi si può decidere di procede con cautela lungo la strada carrozzabile, ma per i più disinvolti è possibile proseguire lungo l'argine erboso o per stradelli, noi abbiamo scelto questa ultima opzione.

Adesso si può notare attraverso la campagna, i regolari segni di bonifiche recenti. Gli argini qui contengono veramente il fiume che altrimenti dilagherebbe disastrosamente.

Immensi campi coltivati offrono panorami molto suggestivi, il tutto accompagnati da una calma e un silenzio da brividi. Molto gradevoli i punti di approdo al fiume dove è consigliato fermarsi.

Sull’orizzonte, mentre si supera Migliarino Pisano, si profila la cappa scura delle pinete litoranee, con una larga curva il Serchio sente il mare e vi si avvicina. Adesso si percepisce l’aria marina che ci provoca una certa eccitazione e ci fa puntare decisi alla foce dove solo a piedi o in bici si può arrivare, soltanto una barra di sabbia battuta dalle beccacce di mare alla ricerca di residui di cibo ci divide dalle onde del mare.

Si continua, dobbiamo andare a "salutare Puccini". Adesso ci addentriamo nella Macchia di Migliarino una vasta pineta che si stende oltre il Serchio, tra il lago di Massaciuccoli e il mare per 2400 ettari; dal 1979 fa parte del Parco naturale di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli. La "tenuta di Migliarino" era proprietà dei duchi Salviati una Famiglia di imprenditori e banchieri legati ai Medici, in questi terreni veniva praticato l’allevamento, mentre dalle estese aree boschive si ricavava legname e carbone. Oggi l’area protetta all’interno del Parco rappresenta una risorsa non solo a livello paesaggistico ma di fruizione di quanti possono visitarla e percorrerne i diversi itinerari. Sebbene privata di alcune aree paludose, la tenuta è giunta fino ad oggi secondo il suo impianto ottocentesco e non ha subito eccessive manomissioni. Un posto incantevole, ovviamente riservato soltanto a ciclisti, pedoni e cavalli.

Raggiungiamo il lago di Massaciuccoli, qui c'è la casa museo di Puccini, interessante la visita. La vista del lago ci suggerisce che è l'ora di mangiare e quindi ci mettiamo comodamente sulle panchine e ci godiamo un'atmosfera che sa di bell'Epoque e liberty.

Il ritorno ci fa attraversare una zona piena di coltivazioni dove sullo sfondo si può ammirare la magnificenza delle Apuane, una bellissima strada bianca ci fa pedalare scivolando fra aree rurali, campi e allevamenti, poi prendiamo la strada asfaltata che ci conduce a Pietra a Padule dove riprendiamo la pista ciclabile che ci riporta al punto di partenza.

In conclusione un ottimo percorso adatto a tutti, da fare un po' di attenzione nella parte di avvicinamento alla foce del Serchio, non mancano i posti per rifornirsi, il chilometraggio può sembrare lungo ma è da tenere presente che non ci sono particolari difficoltà.

Consigliatissimo!

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