Prato - da Vernio a Cavarzano passando da Montepiano

Giro Vernio, Montepiano, Cavarzano

Un giorno in bici   Prato  -  Itinerario a anello

SCHEDA TECNICA



LUNGHEZZA km 45 - DISLIVELLO mt 1102 -

TEMPO h 5,50 - VELOCITA' MEDIA 8 km/h

 

  • PUNTO DI PARTENZA - Pian del Voglio.
  • PUNTO DI ARRIVO - Pian del Voglio.
  • MOMENTO MIGLIORE - Dalla primavera a l'autunno.
  • DIFFICOLTA'- Percorso duro, vari strappi di salita impegnativi
  • CICLABILITA' - Abbastanza buona, su strade asfaltate, non esiste pista ciclabile.
  • SEGNALETICA - No.
  • PAESAGGIO - Ambiente pieno di natura. Splendidi panorami su l'appennino tosco-emiliano.
  • OMBREGGIATURA - Buona.
  • BICI CONSIGLIATA - Ibrida, da corsa, city bike.
  • TRENO + BICI - No.


DA NON PERDERE

  • La mitica salita di Sasseta
  • Il tranquillo e fresco paese di Montepiano
  • l senso di isolamento sulla salita di Gasperone
  • Il panorama
  • Luoghi poco conosciuti e poco frequentati




SCHEDA PERCORSO

Questo mitico percorso è un percorso non adatto a tutti, o meglio questo percorso non è adatto a chi non piace la fatica a chi non piace il desiderio di valicare un passo isolato, oltre i mille metri, con i propri tempi con la voglia di godersi un panorama inedito.

Affrontiamo questo percorso ad anello partendo da Mercatale di Vernio dove c'è anche una comodissima stazione ferroviaria. La strada ovviamente è subito in salita, i primi km salgono dolcemente poi inizia la salita delle famose curve di Sasseta con pendenze fra il 4% e 8%, niente in confronto a quello che verrà dopo...

Qui la strada purtroppo è un po' trafficata ma abbastanza larga, tutto come sempre dipende dalla civiltà dei motorizzati...

Si sale e si percepisce subito il cambio di aria, più fine più respirabile e il fondo stradale qui è ottimo grazie al "Giro d'Italia" che è passato proprio su queste strade. Arriviamo a Montepiano e il traffico sparisce! E non solo il traffico anche l'ottimo asfalto... l'asfalto in generale!

A Montepiano, "antica" località di villeggiatura, ci accingiamo a esplorare una strada per noi completamente sconosciuta. Dopo il famoso "chalet" giriamo a destra per Gasperone inconsapevoli dello stato del fondo stradale e soprattutto della percentuale di pendenza di questa "nuova" strada.

20,3% è la pendenza che ci siamo ritrovati a pedalare come punta massima, ma comunque la media è stata del 9,1% in 3 km. Per noi un impresa vera e propria. Ci consoliamo che almeno la strada era asfaltata perchè da lì a poco inizierà la parte più difficile!

Ma a parte queste inutili lamentele, ci ritroviamo in luoghi per noi meravigliosi, un paesaggio che ti culla gli occhi, ti rigenera i polmoni, faticare per arrivare in luoghi come questi ti amplifica la voglia di vivere.

Quanto è bella la "semplicità" della natura e quanto è bello sentire i muscoli, il cuore, il cervello che vola!

Incontrato finalmente lo sterrato, inizia la parte dove porre più attenzione.

La discesa diventa più dura della salita, il fondo nonostante sia carrozzabile presenta grossi sassi sassi dove "comodamente " rimbalzare con le nostre bici. L'ambiente è quasi alpino e ci dimentichiamo che a soli 20 km c'è una citta di 200.000 abitanti dei quali pochissimi sono a conoscenza di luoghi come questi. si perchè per arrivare in questi luoghi ci vuole passione, curiosità e voglia di sentirsi vivi!

La strada continua a scendere, arriviamo al rifugio alpino di Poggio di Petto, qui la strada ritorna asfaltata ed inizia una discesa da favola, attraversiamo Cavarzano e ci lanciamo veloci per le dolci curve che ci riportano al punto di partenza di Mercatale di Vernio.

Un percorso di 30 km che ci fa scoprire una zona dimenticata.

Un percorso duro, lo abbiamo fatto noi, lo potete fare tutti!

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