Dalla Doganaccia al lago Scaffaiolo

Dalla Doganaccia al lago Scaffaiolo

DA NON PERDERE

  • Il panorama.
  • La natura.
  • L'aria, l'atmosfera della montagna.


Il nome del lago sembra derivi da "caffa", termine con cui gli antichi montanari indicavano un avvallamento o una conca.

Poiché non vi è immissario apparente, secondo le credenze popolari il lago era collegato con un canale sotterraneo direttamente al mare. Secondo gli studiosi invece, a causa della natura impermeabile del terreno ed alla scarsa vegetazione circostante, l'acqua piovana e quella proveniente dallo scioglimento delle nevi confluisce nel lago ove si conserva tutto l'anno anche per effetto della temperatura rigida e delle frequenti nebbie che limitano l'evaporazione.

Boccaccio riporta nei suoi scritti la leggenda che vuole lo scatenarsi di terribili tempeste nella zona ogni volta che si getti una pietra nelle sue acque. Questa leggenda deriva forse dal fatto che la zona è soggetta ad improvvise bufere con venti che raggiungono i 100 km/h.

Dal piccolo villaggio di Doganaccia (1547 m), antica dogana del Granducato di Toscana posta al confine con il Ducato di Modena, si segue in salita il sentiero segnato n. 6 CAI/M.P.T. (Montagna Pistoiese Trekking) che porta in circa 50 minuti al Passo della Croce Arcana (1675 m) ove è presente il monumento ai Caduti della Grande Guerra. In alternativa al sentiero è possibile seguire la strada carrareccia che collega il versante pistoiese con quello modenese.

Dal passo si segue il segnavia 00 CAI - GEA che, aggirando il Monte Spigolino (1827 m), porta al Passo della Calanca (1737 m), si prosegue sul sentiero 00 CAI - GEA tralasciando i sentieri che scendono verso sinistra (versante modenese) e in breve tempo raggiungiamo il Lago Scaffaiolo(1790 m).

In prossimità del Lago Scaffaiolo sorge il Rifugio CAI "Duca degli Abruzzi".
Tornati al Passo della Calanca sullo stesso sentiero 00 CAI - GEA si scende a sinistra imboccando il sentiero con segnavia n. 66 CAI che, passando sotto il Monte Spigolino ci riporta al poggio della Doganaccia.

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