Lucca - Il giro delle ville e giardini della lucchesia

Il giro delle ville e giardini della lucchesia

Un giorno in bici   MS-LU-PI-LI  -  Itinerario a anello

SCHEDA TECNICA



LUNGHEZZA km 35 - DISLIVELLO mt 384 -

TEMPO h 3,17 - VELOCITA' MEDIA 11km/h

 

  • PUNTO DI PARTENZA - Lucca ( ma se si arriva in auto è più comodo parcheggiare presso la ciclabile a Monte San Quirico).
  • PUNTO DI ARRIVO - Lucca (oppure Monte San Quirico).
  • MOMENTO MIGLIORE - la primavera e l'autunno, sconsigliato l'estate.
  • DIFFICOLTA' - Percorso di scarsa difficoltà. C'è da affrontare soltanto una salita di circa 1,5 km alla media del 5% per arrivare a Villa Torrigiani. Leggermente trafficata e di scarso interesse il ritorno verso Lucca.
  • CICLABILITA' - Buona tutto su asfalto. Buona Ciclabilità.
  • SEGNALETICA - In parte, ben segnalata la ciclabile del serchio, poi si segue le indicazioni per le varie ville.
  • PAESAGGIO - Arte, paesaggio, natura e storia.
  • OMBREGGIATURA - Scarsa.
  • BICI CONSIGLIATA - City bike, da corsa, ibrida.
  • TRENO + BICI - Si, a Lucca.


DA NON PERDERE

  • La bellissima pista ciclabile lungo il Serchio.
  • Le tranquille stradine a misura di bicicletta.
  • Villa Oliva.
  • Villa Grabau.
  • Villa reale di Marllia.
  • Villa Mansi.
  • Villa Torrigiani.
  • Lucca.




SCHEDA PERCORSO

In bicicletta tra le ville e i giardini più belli della Lucchesia.

Un viaggio affascinante tra alcune delle dimore d'epoca più belle d'Italia.

Per chi ama immergersi nel verde senza rinunciare alla storia, la meta ideale sono le meravigliose ville della Lucchesia con i loro giardini. Circondate dalle colline, questi veri e propri palazzi di campagna vennero costruiti da ricchi mercanti lucchesi dal XV secolo in poi e rappresentano un patrimonio importante della storia italiana.

Le ville lucchesi si trovano per lo più nell'anello di campagna e collina che circonda Lucca. Le ville, ancora oggi ben conservate, sono di per se un patrimonio di rara bellezza in uno scenario davvero splendido con i loro ampi parchi, con alberi e piante di ogni specie, talvolta rare, peschiere e laghetti e il paesaggio collinare tipico della zona con oliveti e vigneti. Queste ville prestigiose furono fatte costruire per volere delle nobili famiglie e comunque più agiate della città di Lucca, come residenze estive, tra il XV e XIX secolo

Questo è un itinerario che vuole portarvi a pedalare tra ville più prestigiose attraverso un paesaggio verde e dolce. Lasciamo Lucca attraverso la ciclabile che costeggia e risale il corso del fiume Serchio sino a Ponte a Moriano.

La prima villa che incontriamo è Villa Oliva, in località San Pancrazio:

Alessandro Buonvisi lasciò, nel suo testamento del 1539, i suoi beni al figlio Lodovico, salvo la villa di San Pancrazio che riservò alla moglie. Ma l’edificio risale forse al secolo precedente ed è attribuibile a Matteo Civitali, spirito indagatore dei delicati rapporti armonici delle architetture. Un disegno di derivazione rinascimentale, un respiro fiorentino e manierista per il disegno complesso e originale.

Lasciata villa Oliva dopo pochi metri incontriamo villa Grabau:

“Il palazzo” appare per la prima volta in un estimo cinquecentesco al centro una vasta chiusa acquistata dai fratelli Diodati. Due cancelli conducono al centro del parco, dove sorge la villa. Su un lato, raffinato e prezioso, il cancello rosso ha bei mosaici realizzati con frammenti di cotto; l’altro, due alti pilastri e portali in ferro battuto, inquadra la composizione equilibrata del giardino e della villa.

Le arcate leggere si aprono sul salone centrale del piano terra affrescato con motivi a trompe l’oeil e tutt’intorno un grande parco accoglie specie autoctone e provenienti da varie parti del mondo. Boschetti con viali ombrosi, ampi e ariosi spazi verdi con alberi e arbusti introdotti all’inizio dell’800, grazie all’Orto Botanico di Lucca che contribuì a fare dei giardini delle ville dei veri e propri mirabilia vegetali. Fra le specie più maestose il cedro dell’Atlante, il cipresso dell’Arizona e l’olivo odoroso, la palma a ventaglio della California, e quella da dattero delle Canarie. Su un lato dell’edificio il piccolo e composto teatro e la sontuosa limonaia tappezzata da un rigoglioso ficus repens.

Ancora pochi metri ed arriviamo a quella che é considerata una tra le più importanti dimore storiche d'Italia, la Villa Reale di Marlia:

L’ingresso, alla mezzaluna delle scuderie, invita ad inoltrarsi nel piccolo bosco per scoprire, poco a poco, tutti gli angoli segreti del parco: un ruscello accompagna il viale delle camelie con piccole cascate, ponti e specchi d’acqua; la montagnola da risalire lungo il sentiero a spirale; il piccolo gazebo della musica avvolto dal profumo del glicine e dei tigli e infine il laghetto, nel punto più basso del parco, riflette il volume compatto della villa e tutta la scenografica quinta formata dal pendio erboso e dai volumi degli alberi.

Si risale, poi verso la villa del Vescovo con il piccolo giardino all’italiana. Poco oltre, il ninfeo decorato con pietre e vetri e grumi di ghisa dove zampillano i giochi d’acqua, allude ad una grotta naturale e invita al riposo. Una scala conduce al giardino liberty e infine alla villa, dove il percorso si arricchisce, e si scoprono in una rapida sequenza, un cancello dopo l’altro, prospettive improvvise come in un gioco fantastico: la peschiera, i viali di alloro, il giardino dei limoni, il teatro di verzura intagliato nel bosso, la fontana a getto, il teatro dell’acqua e finalmente la villa.

La quarta villa che incontriamo dopo l'unica salita di questo percorso è villa Mansi:

Fra le molte ville della Lucchesia, Villa Mansi è sicuramente una delle più rappresentative della cultura e della società dell'antica Repubblica Aristocratica. I Mansi appartennero a una famiglia molto conosciuta in Europa nel campo della mercatura della seta già da prima del XVI secolo quando operò a stretto contatto con altre famiglie patrizie lucchesi come i Buonvisi, gli Antelminelli e i Cenami.

L'ultima villa che incontriamo in questo giro è villa Torrigiani:

Due maestose ali di cipressi lunghe quasi un chilometro, annunciano la teatrale facciata della Villa Torrigiani, il miglior esempio di architettura barocca in Toscana.
La Villa ed il parco risalgono al primo '500, proprietà dell'allora potente famiglia Buonvisi. Fu luogo di incontri tra la Marchesa Lucrezia, moglie di Lelio Buonvisi, e il suo amante (Arnolfini) che sembra sia stato catturato proprio di fronte ai cancelli di Camigliano, accusato dell'assassinio del Marchese Lelio, avvenuto in città.

Ritorniamo verso Lucca molto soddisfatti di questo giro in bicicletta.

Abbiamo percorso una bella pista ciclabile accanto al fiume Serchio, per poi continuare su strade tranquille e adattissime ai ciclisti, poco traffico nella bella campagna lucchese..

Abbiamo toccato 5 ville, tutte ubicate nella camapgna circostante il centro di Lucca, che vantano uno stile architettonico pressochè unico e splendidi giardini che ricordano molto quelli ben più famosi di Versailles. Dato che si trovano tutte in un raggio di 6 km, puoi decidere se sceglierne solo due o tre o visitarle tutte, dedicando un'intera giornata al lusso ed al prestigio che arricchisce il paesaggio di Lucca. Ricorda, però, di controllare in anticipo gli orari di apertura perchè possono variare in base alla disponibilità dei proprietari ed alla presenza di eventi organizzati, dato che molte sono, appunto, private.

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