Orrido di botri
DA NON PERDERE
- Il fresco d'estate.
- L'adrenalina e il divertimento.
Nei periodi caldi questa è un'escursione che rimette al mondo, mediamente difficile a causa del percorso quasi esclusivamente dentro il torrente, da fare con attenzione ma abbastanza semplice. Spettacolare camminare nel mezzo a pareti a strapiombo.
L’Orrido di Botri (Riserva Statale) è una spettacolare gola calcarea alle pendici dei monti Rondinaio e Tre Potenze con ripide pareti scavate in profondità dalle fredde acque dei torrenti Mariana e Ribellino, che si congiungono poi formando il Rio Pelago.
Nel periodo estivo, quando la portata delle acque è minore e la temperatura un po’ più mite, è possibile risalirne il tratto finale, da Ponte a Gaio fino alla Piscina.
Al suo interno la vegetazione è distribuita secondo una stratificazione verticale, con i livelli più umidi e freddi alla base dove predominano i muschi e le felci, sostituiti mano a mano che si sale verso l’alto dai livelli più temperati, dove si incontrano piante di aquilegia e silene in mezzo ad estese faggete.
Le impervie pareti dell’Orrido arrivano in alcuni punti fino a 200 m. di altezza, e da sempre costituiscono un sito di nidificazione ideale per l’Aquila Reale.
Le visite partono da Ponte a Gaio, unico accesso alla gola, dove si trova il centro accoglienza del Corpo Forestale dello Stato e la biglietteria.
A causa dei frequenti guadi e del fondo scivoloso, è obbligatorio l'uso del casco protettivo e sono obbligatorie scarpe da trekking. Per la tutela dell'ambiente naturale e per l'incolumità degli escursionisti, la Riserva è aperta da giugno a settembre, in altri periodi è vietato l'accesso.